L’amore maturo è quello che arriva quando ormai hai rinunciato a cercarlo, quando sei indaffarata a vivere e goderti la tua vita, quando hai capito che avere un compagno è un lusso non necessario, e che forse nemmeno ti interessa più.
L’amore maturo non è questione anagrafica, quanto di consapevolezza. Perché arrivi al punto in cui ami talmente tanto te stessa da non volere altro che la tua vita tenda costantemente a migliorare.
Non ci si scomoda per nulla di meno.
L’amore maturo è fare i conti col passato, tuo e del partner, e metterlo sul piatto senza ombre e chiaroscuri. Patti chiari e amicizia lunga, mai detto fu più veritiero.
L’amore maturo non ha fretta, sa aspettare, sa godersi l’attesa e poi la resa, ha tempi lunghi e necessari.
L’amore maturo è libertà e spazio e respiro. Non vuole catene, ossessioni, scenate di gelosia e dubbi.
L’amore maturo è poter dire con leggerezza “amore, questa sera dormo a casa mia”, sapendo che anche dall’altra parte c’è un sospiro di sollievo. Ma consapevoli soprattutto di esserci, e ritrovarsi.
L’amore maturo è guardarsi negli occhi e dire “oggi sono stato bene”, anche se non ce n’è bisogno, solo per il gusto di ricordarcelo che siamo stati bene.
L’amore maturo è la capacità di godersi la vita dell’altro senza di noi che automaticamente ci fa godere appieno della vita in due. Sapere che si esiste, indipendentemente l’uno dall’altra, e che messi accanto invece diventiamo un fortino inespugnabile, è il massimo della realizzazione personale e di coppia.
L’amore maturo è raccontarti la mia giornata, e sentire che sei felice di ascoltarmi.
L’amore maturo è mancarsi, e dirselo e fare i salti mortali per colmare quella piccola malinconia, anche solo per pochi minuti, cercati e desiderati, invece che trovarsi a casa la sera senza più nulla da dirsi.
L’amore maturo è dichiararsi autonomi, e indipendenti, e scoprire che finalmente dall’altra parte c’è qualcuno che sa davvero tenere fede a questa affermazione. Senza usarla strumentalmente per farsi la propria vita escludendo la relazione di coppia, senza crearsi alibi, spigendosi con autentico entusiamo l’un l’altro in esperienze nuove, che possono essere condivise anche se non vissute insieme.
E soprattutto senza rinfacciare nulla, godendo appieno della capacità dell’altro di esistere in autonomia.
L’amore maturo guarda al futuro in maniera complessa, senza fermarsi ad un “noi” posticcio, ma includendo in quel plurale tutta la rete di affetti che da quel “noi” propaga, come le onde di un sasso in uno stagno.
L’amore maturo sa vivere senza l’altro, sa godere del tempo insieme e del tempo in solitudine, decompressione necessaria e desiderata.
L’amore maturo troppe volte viene giudicato in fretta e furia come facile scorciatoia, come mancanza di responsabilità. E non esiste invece responsabilità più grande dello scegliere ogni giorno, consapevolmente, la persona che si ha accanto.
L’amore maturo è felicità inattesa, che ti si accoccola in grembo, come un gatto, e ti scalda da dentro a sciogliere quell’inverno che pensavi non sarebbe passato mai.
L’amore maturo è consapevole degli errori, dei limiti, delle manie, e non rimpiange nulla.
L’amore maturo vive e lascia vivere.
L’amore maturo ha saputo attraversare il dolore, farlo proprio, elaborarlo e poi superarlo. Spesso l’amore maturo si incontra sull’altra sponda, quando finalmente si è riusciti a passare oltre, e lascia dall’altra parte chi preferisce piangersi addosso, gli errori del passato, le storie sbagliate, i soliti percorsi fallaci. Si attraversa, il dolore, per cambiare rotta, non per ricominciare sempre uguali, a questo serve, e a nient’altro.
L’amore maturo è una scelta precisa, che si compie di giorno in giorno.
E ci dispiace per gli altri.
(Marc Chagall – gli amanti in blu #giornatamondialedelbacio)