Amami quando ti farà più male.
Amami piena, di miele o di sale
Amami intera, e poi spezzata.
Amami appena nata.
Amami a pugni chiusi, a mani in tasca.
Amami e basta.
Amami indignata, indifesa, indigesta.
Amami con la tenacia di chi resta.
Amami a morsi, calci, carezze.
Amami nelle mie incertezze.
Amami nuda, senza filtri, senza veli.
Amami e lascia che il trucco si sveli.
Amami se stringo denti, mani, lacci.
Amami e arrendimi, nei tuoi abbracci.
Amami indecisa, fragile, tagliente.
Amami quando faccio finta di niente.
Amami in bianco e nero e a colori.
Amami dentro, amami fuori.
Amami se spingo e scalcio.
Amami ingombrante, peso, intralcio.
Amami dura, molle, unghia che graffia.
Amami ruvida, come corda di raffia.
Amami nel tempo precario dell’attesa.
Amami di notte, arresa.
Amami armata, sulla difensiva.
Amami vecchia, amami viva.
Amami ferita, pronta a colpire.
Amami, e non infierire.
Amami nel dolore, nell’imperfezione.
Amami oro, argento, ottone.
Amami burrasca, sfuriata, tempesta.
Amami placida, sfinita, mesta.
Amami se non ti cerco, se mi allontano.
Amami nella paura, se mi rintano.
Amami ariete che sfonda il tuo muro.
Presente semplice, imperfetto futuro.
Amami fonte, estuario, lido.
Amami sussurro, amami grido.
Amami china, arruffata, assorta.
Amami scomposta, ingrata, storta.
Ama le ombre, i trascorsi indigesti.
E anche se è dura, ama i miei resti.
Ama le mie macerie, i crolli, le strade incerte.
Ama le mie ferite aperte.
Amami inerte, miscela esplosiva.
Amami al largo, alla deriva.
Amami al buio, alla cieca, a tentoni.
Addomestica i mostri, rendili buoni.
Ama il celato, i chiaroscuri.
Ama i fantasmi, presenti e futuri.
Amami vero, dal vivo, in sogno.
Amami, quando ne avrò più bisogno.