allegroconbiro
fountain-197334_960_720

Solo d’estate

Gli schiamazzi e il rimbombo di quel dannato pallone nel cortile gli impedivano di dormire. E ci si era messa anche una zanzara a ronzargli fitta nell’orecchio.

Si era dato uno scapaccione prima che ancora gli fischiava, e quella tornava più incazzata di prima.

Il caldo era insopportabile, le lenzuola gli si appiccicavano addosso e il materasso era rovente.

Il ventilatore al soffitto girava lento, proprio non riusciva a spostare quell’aria densa come una spugna zuppa d’acqua. Suo figlio gli aveva regalato uno di quegli aggeggi infernali per fare fresco; lo aveva acceso la prima volta e quasi si era preso una polmonite.

Preferiva sopportare il caldo, ché ai suoi tempi si viveva lo stesso anche senza quelle diavolerie. Almeno allora le estati si passavano in campagna, in grandi case dai muri spessi di pietra, fresche anche nelle ore della canicola.

Ora invece si viveva in quei loculi con le pareti di cartongesso – ascoltando i vicini scorreggiare – dove non girava una bava d’aria, nemmeno con tutte le finestre spalancate.

Suo figlio era partito per le vacanze, e lui era rimasto solo in città, solo come un cretino, solo come un vecchio. I telegiornali elargivano consigli per quelli come lui, non bere bibite gassate, mangiare tanta frutta, e il cronista dispensava queste perle di saggezza mentre sullo sfondo scorrevano le immagini di vecchietti fantozziani, in bermuda cachi e canotta della salute, coi piedi a bagno nella fontana e un fazzoletto umido in testa, annodato ai quattro angoli, come faceva lui quando lo portavano al mare.

I ragazzini in cortile si erano arresi al caldo, e forse anche la zanzara aveva gettato le armi. L’unico ronzio rimasto, era quello del ventilatore.

Chiuse gli occhi, in attesa del sonno, e si mise a canticchiare una vecchia canzone, cerco l’estate tutto l’anno, e all’improvviso eccola qua…lei è partita… ed io spero che venga a prendermi presto. Sarà meglio che accenda il condizionatore, così se muoio, mi conservo fino al ritorno di mio figlio dalla villeggiatura.

Il racconto “Solo d’estate”  è stato pubblicato nell’antologia a tema “Odio l’estate” a cura di Giulio Perrone editore

Leave a Reply