Com’è rassicurante sapere che non cambierà mai niente, nemmeno dopo una pandemia mondiale, durante la quale oltre il 60% delle donne si è fatta carico da sola di TUTTO, dalle incombenze domestiche, alla cura dei figli e degli anziani, passando per la didattica on-line. Percentuale che schizza al 71% tra i 30 e i 50 anni.

E tutto questo spesso, mentre lavorava da casa in smartworking.

Eh ma del resto si sa, lo smartworking è una grande opportunità: di prenderlo nel culo un’altra volta, così a spanne.

E gli uomini? Volete sapere la percezione che hanno gli uomini di tutto questo? Secondo un’indagine

quasi il 50% degli uomini dichiara di avere condiviso queste incombenze con la compagna, ma solo il 22% delle suddette compagne ha percepito questo dato come reale.

Qualche altro numero? Una donna su due ha rinunciato ai progetti futuri, come cercare lavoro o progetti per i figli; quest’onere è solo di due su cinque per gli uomini.

Potrei andare avanti, ma mi fermo qui.

Insomma: lo scarto tra realtà e fantasia è sempre molto più ampio.

E in tutto questo, non vengono nominate le madri single, o separate, che magari per mesi non hanno visto gli ex, che vuoi per via dei decreti restrittivi, vuoi per cattiva volontà, hanno rinunciato alla normale presa in carico dei figli.

Naturalmente, al 3 giugno restano farraginose e impraticabili le strade di centri estivi ed asili nido, e le sorti delle scuole sono ancora avvolte nella densa nube del grande BOH?

Riapriamo i confini regionali, ma non le scuole e gli asili.

Ma che problema c’è? Mamma sta a casa a cullare la prole, mentre papà lavora al computer.

Dal 1950 è tutto, signore e signori.

#donne #diritti #feminist #emergenzacovid