allegroconbiro
http://barnimages.com/

Fine d’anno

Agli sconfitti. Ai sognatori. A chi non ce la fa più. A chi ancora ci crede, nonostante tutto. A chi ha intrapreso un nuovo cammino, dimostrando coraggio. A chi si è pentito, e non può ammetterlo, per orgoglio. A chi è troppo stanco per dire di no, e dice ancora una volta “sì”. A chi corre. A chi resta indietro. A chi si asciuga le lacrime al vento. A chi è fortunato. Ai nuovi progetti. Alla voglia di fare. Ai deboli di cuore. Ai grandi di cuore. Agli occhi delicati. Ai cuori delicati. Alle schiumarole. Agli orgogliosi. Agli umili. A chi si prende sempre tutto il carico sulle spalle. A chi si accosta, e divide il peso assieme a te. Ai contadini. Alle mamme stanche. Ai padri assenti. A chi si rimbocca le maniche. Alle donne sole. Alle amiche. Agli stronzi. A chi ha tradito. A chi è stato tradito. A chi sa godere di un tramonto. A chi vive lontano. A chi scappa una lacrima. A chi vive nel rimpianto. A chi ha ancora poco da vivere. A chi ha ancora tutta la vita davanti. A chi sta lottando. A chi ha smesso di lottare. Ai viaggiatori di notte. A chi timbra il cartellino ogni santo giorno. A chi non si arrende. Ai santi, poeti, navigatori, eroi. Agli scrittori. Ai menefreghisti. Ai bambini, e ai loro sogni. A chi quei sogni, li tiene stretti in una mano. A chi li rincorre, fino a rimanere senza fiato. A chi tiene il sellino fino all’ultimo, prima del volo finale verso l’equilibrio. Agli acrobati. A chi ha il coraggio di saltare. A chi resta sul ciglio, godendosi la vertigine. A chi aspetta il momento giusto. Agli equilibristi. Ai generosi. Agli avari. Agli amanti clandestini. A chi ti dice “ce la faremo”. A chi si volta dall’altra parte. A chi ha il coraggio di un nuovo amore. A chi resta a leccarsi le ferite. A chi cerca qualcuno che lo aiuti a medicarle, queste ferite. Alla nuova vita. A chi si accende una sigaretta. A chi ti guarda negli occhi mentre parla. A chi rimbocca le coperte. Agli affetti più cari. A chi è rimasto da solo. Ai figli, alle madri, ai padri, ai nonni, ai fratelli, alle sorelle. A chi ancora è capace di allungare una mano. A chi la usa per colpirti. A chi affonda le fauci nel fianco. A chi prepara la cena. A chi indossa quel vestito troppo stretto. A chi ti prende alla schiena. A chi sa stringere in un abbraccio. A chi non è capace di dirlo. A chi non ha il coraggio di dirlo. Ai pensatori. Ai temerari. Ai pavidi, prudenti, abitudinari. A chi si lamenta sempre. A chi vive col sorriso sulle labbra e un cuore di pietra. Ai colpevoli. A chi si sente in colpa. A chi piace mangiare, viaggiare, sorridere, fare l’amore. Ai compagni di bevute. Agli amici di vecchia data. Ai nuovi amori. Agli incontri fortuiti. A chi sorride a uno sconosciuto. A chi è capace di slanci. A chi ti pensa per primo, al mattino. A chi è capace di tenersi. A chi resta. A chi parte. E soprattutto, a chi torna.

Che il 2017 vi porti semplicemente quello che meritate, e che ritorni da voi quello che avete seminato.

Bevetelo piano questo anno, a piccoli sorsi. Giorno dopo giorno, mese dopo mese. Che a pensarlo intero, si rischia una sbronza colossale.

Leave a Reply