La nostra relazione dura da quattro anni ormai.
Una tra le più lunghe che abbia mai avuto, per quanto mi riguarda.
Ci siamo conosciuti a quello che potrei definire un “appuntamento al buio”.
Io ero tesissima, e penso fosse normale, date le circostanze: non avevo la minima idea di che tipo mi si sarebbe parato davanti.
A dire il vero non sapevo nemmeno se si sarebbe trattato di un maschio o di una femmina.
Dai su, perbenisti dei miei stivali, non storcete il naso.
Sapete benissimo che l’amore non guarda in faccia a nessuno quando si parla di queste cose.
Certo, l’idea di una femmina mi incuriosiva e mi spaventava al tempo stesso. Non avendo mai provato, mi chiedevo come avrebbe potuto essere, ma penso mi sarei adattata; del resto nella vita bisogna provare tutto no?
Resta il fatto che io avrei preferito un maschio, ho sempre avuto più dimestichezza coi maschi, e mi è andata bene.
Dettagli.
Ad essere sinceri non posso dire che sia stato amore a prima vista, anzi. Mi sono trovata di fronte un perfetto estraneo e la cosa mi inquietava un po’. Ma sentivo che avevamo qualcosa di profondo in comune, e che col tempo forse questo amore sarebbe arrivato.
La prima cosa che mi ha colpito di lui sono stati gli occhi, nerissimi e seri.
Enormi a confronto con la sua figura minuta.
Di me invece pare l’abbiano colpito subito le mie tette, ma me lo aspettavo. Del resto, sono sempre state il mio punto forte!
Però non ho ceduto subito quando si è trattato di infilarsi nel mio letto.
Non volevo credesse che io fossi una di quelle facili, e ho tenuto duro parecchio.
Siamo andati a vivere insieme quasi subito, a parte un periodo iniziale in cui siamo stati a casa dei miei, perché casa nostra non era ancora pronta.
Ma la cosa non ci ha creato grossi problemi, anche perché i miei se ne sono innamorati a prima vista.
Certo la convivenza non è stata facile, all’inizio lui aveva ritmi assurdi, era abituato da troppo tempo a vivere da solo.
Magari gli veniva voglia di mangiare alle due di notte; salvo poi passare tutto il resto del giorno a letto, a dormire, e questo non mi piaceva.
Oppure io avrei voluto starmene in panciolle sul divano tutto il giorno, e lui invece scalpitava per uscire.
Col tempo abbiamo trovato un ritmo comune, che ci ha avvicinato molto.
Abbiamo imparato a conoscerci piano piano, e ce n’è voluta perché lui ha una testaccia dura… e io non sono da meno.
Non so quante volte mi ha fatto piangere, e qualche volta l’ho fatto piangere pure io.
I primi tempi i nostri caratteri forti si scontravano molto; lui voleva fare sempre di testa sua, non mi ascoltava mai. Si lanciava spesso in imprese pericolosissime, e toccava a me dissuaderlo e farlo ragionare, ma mi scacciava via come una noiosissima madre brontolona.
Allora mi dicevo che era meglio lasciarlo fare, ma se mi disinteressavo di lui o delle sue occupazioni erano scenate perché non gli davo abbastanza attenzioni.
Il dramma è stato quando ho cominciato a lavorare; era geloso e possessivo, al mattino subivo le sue scenate perché non voleva che lo lasciassi da solo, spesso ero costretta a sgattaiolare via di nascosto, e al ritorno erano ripicche e musi lunghi.
Non potevo più uscire con le mie amiche, andare al cinema, dal parrucchiere, o fuggire per qualche giorno di vacanza.
Una volta mi ha fatto una piazzata persino per aver dato confidenza ad un altro…
Mi sentivo in gabbia, per molto tempo mi sono chiesta in che cavolo di situazione mi fossi cacciata, non ho mai tollerato le persone gelose e possessive, e avevo paura finisse male… con tutto quello che si sente poi…
Col tempo però le cose sono migliorate, e i nostri caratteri così diversi si sono rivelati in qualche modo complementari.
Io ho imparato ad aprirmi di più al dialogo, e lui ad ascoltare.
Troviamo ogni giorno compromessi nuovi, anche se non è sempre facile.
Passiamo praticamente tutti i weekend insieme, e la maggior parte del mio tempo libero, a parte un paio di sere a settimana in cui vado in palestra, e allora lui ne approfitta per stare con suo padre.
Certo, abbiamo ancora i nostri problemi.
Per esempio abbiamo abitudini ed interessi completamente diverse.
Lui mi trascina sempre a queste feste caotiche, coi suoi amici, ma il problema è che sono frequentate da gente molto più piccola di me e io finisco per annoiarmi, o per farmi attaccare bottone da qualcuno degli animatori.
Io a volte ci provo a coinvolgerlo in attività più adatte alla mia età, teatro, cinema, musei, ma lui si annoia da morire, e mi pianta delle grane finché non ce ne andiamo a casa.
Però abbiamo anche molte cose in comune. Ci piace tantissimo leggere. Passiamo le domeniche mattina a letto leggendo, ridendo e scherzando.
Ci piace uscire e fare lunghe passeggiate, oppure in bicicletta, magari fermarci a mangiare un panino in giro e fare amicizia con chi capita. Per quello è davvero molto socievole, si fa subito voler bene da tutti, è simpaticissimo e un po’ ruffiano; sarò di parte ma è impossibile non volergli bene.
Siamo entrambi molto coccoloni ma anche selvatici; a volte se ho voglia di un bacio mi respinge, salvo poi abbracciarmi all’improvviso esprimendomi tutto il suo amore quando non lo chiedo, ma quando più ne ho bisogno.
Si preoccupa se mi vede triste o arrabbiata o con troppi pensieri per la testa.
Al mattino io per esempio a stento parlo; lui si sveglia sempre col sorriso sulle labbra e mi lancia mio malgrado, nel nuovo giorno che ci si prospetta, con ottimismo e gioia di vivere.
E poi devo ammettere che è davvero un tenerone; a differenza dalla maggior parte dei suoi coetanei, sa esprimere le sue emozioni e i suoi sentimenti in maniera sorprendente e questo mi appaga molto.
La gelosia si è attenuata con gli anni, ma continua a ricercare le mie attenzioni in maniera costante.
E’ molto fisico, mi abbraccia, mi riempie di baci, non lesina i “ti voglio bene” e ultimamente urla al mondo intero che sono la sua fidanzata.
Certo, ci sono voluti 4 anni… e non so quanto durerà.
Temo che un giorno arriverà qualcun’altra a portarmelo via, e sarà durissima, ma saprò accettarlo, per amore suo.
Perché lui è in assoluto l’amore più grande della mia vita, e so che niente riuscirà mai a scalfirlo.
Quello che non cambia, nonostante il passare del tempo, è la sua testa dura anzi.
Non più tardi di ieri mattina abbiamo litigato come due furie perché stranamente si era svegliato storto e io ero in ritardo come al solito per causa sua, e dovevo correre in ufficio.
Nemmeno la minaccia di non fargli vedere i cartoni animati alla sera è servita a calmarlo, e io mi sono fiondata fuori di casa incazzata nera e coi sensi di colpa.
Sì, i cartoni animati perché?
Coi vostri figli non funziona?
Che racconto meraviglioso! Brava!
Ammmmore ❤️