A 4 anni ero innamorata persa di Scialpi. Quegli occhioni azzurri, uuuh, me lo ricordo ancora ad un’ospitata a “Piccoli Fan” di Sandra Milo, ve la ricordate? Che trasmissione quella, la Clerici penserà mica di essersi inventata qualcosa??
A 7 avevo la cameretta tappezzata di poster di Luca Barbarossa.
A 8 il primo dilemma: Terence o Arthur? Il moro tenebroso, e l’angelico biondino, altro che “velini”…
A 11, complici i mondiali di calcio del 90, ero in fissa totale per Roberto Baggio, del resto con quel codino…
A 14 il nuovo, terribile dilemma: testa o cuore? Brandon o Dylan?
A 16 altra dicotomia, ma questa volta mi presi il lusso di NON scegliere: Jim Morrison e Kurt Kobain, sconfinando talvolta sul nostrano Luigi Tenco. Tutti morti direte voi.
Eggià, ma tanto nella mia testa le possibilità di diventare la loro fidanzata erano tali e quali, quindi, perché privarsi di un sogno??
A 19 arrivano invece i primi turbamenti per l’intellettuale di sinistra, possibilmente più maturo. Corrado Guzzanti prima, Marco Paolini poi.
Avevo gusti un po’ particolari, lo so. Mentre le mie amichette sbavavano dietro il Tom Cruise di Top Gun, io mi struggevo ascoltando “Via Margutta”; mentre le mie compagne di classe si accapigliavano ai concerti dei Take That, io sognavo un concerto dei Doors.
Mentre le mie colleghe di università facevano file ai botteghini per vedere Gabriel Garco dal vivo a teatro, io sognavo Marco Paolini.
Strana io dite eh?
E che mi dite di un’adolescente di 16, 17 anni che dedica i suoi primi palpiti d’amore a Silvio Berlusconi?
E lo sapete di che parlo daiiii, l’avete letta o no l’intervista su Vanity Fair?
Cioè, ma ve l’immaginate?! Mentre io consumavo ettolitri di Uniposca rosa sulla mia Smemoranda in cornicette di cuori intorno al bello e dannato Kurt, questa versava lacrime di amore non corrisposto sul faccione ceronato del B.?!
Mentre io trascrivevo testi di Jovanotti, poesie di Rimbaud e massime della caratura “se per il mondo sei nessuno, per me sei tutto il mondo”, che faceva lei? Copiava a memoria i discorsi del buon B. ai congressi di Forza Italia?
Mentre io occhieggiavo timidamente il famoso poster di Jim Morrison, questa ritagliava foto dai quotidiani di un leader politico che già all’epoca si avviava ai 70. Con bandana, senza bandana… magari avrà ideato un pupazzetto con le varie capigliature come le bamboline coi vestiti di carta, ve le ricordate?
No dai, io non ci credo.
Ma che adolescenza ha avuto questa? Che poi diciamo la verità, mica stiamo parlando di Sean Connery. Che pure col kilt e la chierica brizzolata è un figo da paura.
Stiamo parlando di un omino di bassa statura, di età elevata, truccato da far impallidire Moira Orfei, di cui certamente invidia la cofana e la cotonatura! Che non ha manco stile nel vestire. Il doppio petto capite? Che se negli 80 mi faceva “uè figa, c’ho la fabbrichètta di Brianza e il porche in garage”, oggi lo portano più solo i senzatetto che vestono Caritas, beneficiando del cambio degli armadi della Milano bene.
Che sarà pure liftato, botulinato, palestrato, lampadato, ma 77 scucchie sul groppone ci sono tutte.
E se il visage regge, le chiappe di sicuro no. Ma ve l’immaginate B. che si alza da letto per andare a fare la pipì? Perché la prostata mica tiene… Con le chiappette flaccide e bianchicce??
My god che spettacolo, mi viene in mente una puntata di Sex&City… voi veterane sapete pure quale 😉
Ma lei, incurante dei giudizi e della mission impossible, a 17 anni si mette in testa di arrivare a lui.
Mentre noi povere mortali cercavamo di attirare l’attenzione di quello di 5B, il nostro massimo concetto di “vecchio”, facendo finta che ci piacessero il jazz e libri di Bukowski, lei faceva su e giù per l’Italia, rincorrendolo ad ogni congresso, e fondando il gruppo “Silvio ci manchi”.
E il giorno dopo l’attentato (che mi viene fino da ridere a chiamarlo così), con la famosa statuetta del Duomo, questa anziché scompisciarsi dalle risate per la comicità della situazione che fa? Si dichiara. Approfittando-della-fragilità-emotiva-di-un-povero-uomo-disilluso-dall’amore… ok la smetto.
Sembra la brutta copia della storia Hunziker – Ramazzotti, con lei che da ragazzina aveva una cotta adolescenziale e poi se l’è sposato. Il sogno di tutte. Non Ramazzotti, dico sposarsi l’idolo dei 15 anni.
Però qui stiamo parlando di un cantante pop, giovane, belloccio (??? Dai, de gusti bus…), non di un vecchio con evidenti problemi di egocentrismo, un pessimo senso dell’umorismo e una condanna per evasione fiscale sul capoccione.
Bene lo ammetto, con B. io ho il dente un tantinello avvelenato. Con le donne come F. ancora di più, perché le reputo il sottoprodotto di una subcultura maschilista e arrivista promulgata a piene mani dal suddetto B. e da tutta la sua congrega, che non mi corrisponde per niente e che mette in cattiva luce tutto il genere femminile.
E che ‘sti due si mettano a parlare di amore vero mi fa venire a dir poco il vomito.
Sì proprio io, che non più di 10 giorni fa ho lanciato un’invettiva contro il pregiudizio, oggi sono qui a puntare il dito. Lo faccio, e con gusto pure.
Perché va bene tutto, e lei non è né la prima né l’ultima a puntare ai soldi e al potere di un uomo di successo, ma ‘sta parte da crocerossina proprio no. Da badante piuttosto. A fargli annusare il pelo… del cagnolino Dudù, per carità.
Perchè a pensare che nel nostro civilissimo paese un’accoppiata tanto improbabile possa avere il beneplacito dello Stato, mentre Luca e Mario devono restare due estranei a vita, mi sale l’embolo.
La reazione dei genitori:”Mia madre mi fa: ‘lo ammiriamo anche noi, ma potrebbe essere tuo padre'”
Ecco, in questa frase, la summa dell’italianità nel 2013.